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Simone

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WOW! ABBIAMO VINTO IL TORNEO

Il titolo non mente: siamo tornati a casa, dopo la chilometrica trasferta di Avigliana, con la Coppa del primo posto in braccio. Come è successo, vista l’anomala miscela di atlete praticamente estranee fra di loro? E, soprattutto, come ha fatto il nostro team a passare da crisalide a farfalla in due giorni? Proviamo a spiegare.

Le prime tre gare – Avigliana, Parma e Bollate – vanno agli archivi con un bilancio modesto: due sconfitte ed un pareggio. Sicuramente abbiamo raccolto meno di quanto potevamo ottenere, ma le continue rivoluzione dei ruoli, alla ricerca delle posizioni migliori individualmente parlando, non ha contribuito ad ottenere le migliori performances. Chi in ogni casa è andato oltre l’atteso è il gruppo delle mini atlete: Blue, Penny, Syria e Vittoria (37 anni in quattro), sempre in campo contro Bollate e sorprendenti per dedizione e capacità (n.d.r. alla fine del secondo inning si era sul 3 pari…).
Arriviamo alla fase finale con l’etichetta dell’ultimo posto in classifica e andiamo allo scontro frontale col Parma. Ma ormai la farfalla ha già preso i suoi precisi connotati ed il New Bologna  produce la sua miglior partita e la gara termina con un perentorio 12 a 0, che ci proietta direttamente in finale.
Alla domenica abbiamo il nostro mezzogiorno di fuoco contro le forze locali dell’Avigliana. Partiamo in attacco e la nostra decisione nel box frutta subito tre punti. Il New Bologna per la difesa sceglie la batteria Marwa – Alice, Lalla in prima, Vittoria (Castelfranco) in seconda, Cristina in terza, Viola shortstop, e la linea di esterni con Alexandra, Amalia e Syria. Le locali reagiscono con orgoglio ed il primo inning si ferma sul 3 a 2.Quando l’arbitro chiama il terzo out sui precisi lanci di Marwa, il tabellone segna 5 a 2, sempre per noi al secondo inning. Il terzo vede quella che poteva essere la spallata decisiva: linea della Lalla, prodezza in tuffo dell’interbase che ferma, ma non trattiene la palla al volo. Ovvia discussione ed intelligente decisione dell’arbitro che rivede il primo giudizio e conferma la valida. È il segnale atteso e le nostre chiudono sul 9 a 2. Tutto fatto? Nemmeno per sogno. Nuova batteria con Lalla in pedana, ben guidata dietro al piatto da Vittoria, e sono due out sui primi due battitori, l’ultimo dei quali con un fulminante drop sventolato. Con due fuori, e nessuno in base, la nostra difesa ha un imprevedibile black out, ed errore dopo errore, concedono alle padrone di casa i quattro punti canonici. La nebbia si risolleva e la coppa arriva nelle nostre mani col punteggio di 13 a 8.

CHIOSA FINALE
In tutta onestà pensiamo di aver raggiunto gli obiettivi di questa partecipazione: nuove opportunità di gioco, nuove amicizie, nuovi contatti con realtà lontane da noi. Dal punto di vista tecnico abbiamo avuto ottime impressioni, specialmente in relazione alla duttilità delle atlete che spesso hanno ricoperto ruoli inediti per loro. Un plauso particolare alle piccoline, sempre pronte e preparate quando sono state chiamate in causa, con un sorriso in più per Syria capace di sicure prese al volo importanti. Bene il parco lanciatori – Cristina, Lalla, Marwa e Vittoria – ben sorrette dai ricevitori Alice, Alexandra e ancora Marwa e Vittoria. Gradino più alto del podio per Marwa, premiata come MVP del nostro Team. Bene anche Amalia e Viola, preziosa cerniera seconda – interbase. Un particolare ringraziamento va a Chiara di Castelfranco, che ci ha aiutato nella conduzione tecnica della nostra pattuglia, ed ad Alessandro preziosissimo aiutonella gestione quotidiana del gruppo.

Le tre cose più carine del torneo:

Marwa “nostra“ lanciatrice in finale viene sostenuta a gran voce dalle neo amiche dello Junior Parma. La ragazza sente gli incitamenti e, dalla pedana di lancio, si ferma per dire un : “Grazie tanto, ragazze.“ alle nuove fans.

Siamo nel dug out e una delle piccoline si rivolge alle altre mini atlete e domanda con angelica sincerità: “Ma a qualcuno manca la mamma?

Ad una piccolina è stato chiesto se le fosse dispiaciuto non aver giocato nella finale (ad onor del vero era previsto che tutte sarebbero scese in campo, ma al momento giusto hanno fermato la partita anche se erano previsti 5 inning): la ragazzina ha risposto così: “Si, mi è dispiaciuto, ma siccome abbiamo, vinto forse era giusto che rimanessi in panchina…”.

[Maurizio e Fabio]

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TROFEO CITTA' DI AVIGNANA

Contro ogni logica che discenda dalle Flamingos ancora presenti a Bologna, grazie ad un accorto lavoro di telefono di Fabio, siamo riusciti ad organizzare una formazione che ci permetta di essere presenti al Torneo di Avigliana (TO) da giovedì 12 a domenica 15 Luglio. È una mini (in tutti i sensi…) legione straniera, visto che accoglie atlete da Castelfranco Veneto (2), Forlì (3), Piranhas di Villa Verucchio (3), le Flamingos Amalia, Lalla, Viola, più l’amica Penny da Ferrara. Sia per l’età media, sia per il carattere eterogeneo delle presenti, è evidente che il primo pensiero sia quello di una spontanea simpatia. Un poliedrico plotoncino accomunato da alcuni fattori: la voglia di giocare, il piacere di provare una nuova esperienza e la disponibilità dei genitori ad assecondare le figlie in questa avventura in terre lontane. Nel solco della sincera sportività che unisce le società coinvolte, una parte di rilievo è recitata dalle Piranhas  che, oltre alle atlete, hanno messo a disposizione il loro van a 9 posti, fondamentale per la trasferta delle ragazze. Ora non resta altro che recarsi in Piemonte e confrontarsi con le altre partecipanti al Torneo. È inutile sottolineare che non ci si attende grandi risposte agonistiche, ma è negli obiettivi di tutti fornire una dignitosa partecipazione per impegno e serietà. Poi il campo darà il suo responso, ma il nostro successo sarà determinato unicamente dalla soddisfazione delle “nostre“ giocatrici, Flamingos per un week end.

[Maurizio]

TORNEO UNDER 13. Partecipano alla competizione nella sezione Under 13 quattro squadre: il Bollate 1969 (fuori classifica), lo Junior Parma, il New Bologna e l'Avigliana Bees.  Il regolamento prevede gare di cinque inning con limite temporale di un'ora e mezza, tranne la finale per il 1° e 2° posto. Si possono segnare al massimo 4 punti per inning, nel girone di qualificazione è prevista la possibilità di pareggio.

Il link  al torneo,

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PRIMA SETTIMANA D'ESTATE: SI RIFLETTE

In altra occasione abbiamo visto che la festa sia con voi, ma la frase esatta sarebbe, ovviamente, che la forza sia con voi.

Ora vediamo se l’augurio di Obi Wan Kenobi sia andato a buon fine, e qualora la risposta sia positiva, qual è stata la nostra reale forza. Personalmente non indicherei l’ottimo livello tecnico che tutte hanno raggiunto (compatibilmente con l’età e con la qualità media degli avversari), ma preferirei puntare il mirino su un altro obiettivo: l’unione fra le ragazze. Chi scrive fatica a ricordare (e non solo perché col tempo i ricordi diventano più velati…) un gruppo così coeso ed incline alla socialità. In precedenza si era detto di parlare in altra occasione di Alice e Giorgia (Giorgina, qualora il tenero appellativo sia ancora applicabile ad un’atleta di oltre un metro e settanta ). Ora pare proprio che quel momento sia giunto. Due figure differenti per carattere, silenziosa e costituzionalmente racchiusa in una sua eleganza naturale la prima, più “avvicinabile“ la seconda, alla quale una erre raffinatamente assente, conferisce ulteriore fascino. Bene, descritte così sembrerebbero due figure estranee al team, ed invece sono integratissime, naturalmente nel rispetto delle spiccate personalità. Entrambe sono nate nel 2004 e quindi appartenenti alla categoria Cadette, ma la scelta è stata quella di Sara, cioè di rimanere con noi. La serietà delle ragazze ci aveva permesso di ipotizzare un loro prestito a Forlì, ma solo Giorgina ha ritenuto di tentare l’esperienza. Alice è rimasta con noi sapendo di non giocare, ma, nonostante ciò ha mantenuto altissima sia la presenza agli allenamenti, sia l’intensità di impegno. E per il resto del Team sono state due esempi di qualità tecnica e impegno morale, figure alle quali ambire, ma senza considerarle corpi estranei alla compagnia. Ma la nostra forza è stata anche la capacità di assimilazione delle nuove arrivate, Agnese Squarzanti, Agnese “Titti“ ed Amalia (e Penny !), atlete che per unirsi a noi non hanno esitato a sottoporsi a viaggi non lunghissimi, ma sicuramente invasivi nella vita quotidiana. E per Amalia e Penny c’è stata anche la personale soddisfazione di vederle al Summer Camp. Detto del clima, l’altro pilastro fondamentale nella edificazione del Gruppo, è stata la partecipazione. Partecipazione in che senso? Nel senso della presenza agli allenamenti, nella disponibilità alla plasmabilità tecnica, alla determinazione a diventare migliori. Qui chi scrive non vuole fare nomi o classifiche individuali perché non sarebbe rispettoso verso la generale dedizione, ma questo gruppo è il sogno di ogni allenatore, a QUALSIASI LIVELLO, dalle giovanili alla Serie A1.

Una verifica immediata a quanto asserito? Eccola! Diceva Oscar Wilde: “Chiunque può simpatizzare col dolore di un amico, ma solo un animo nobile riesce a simpatizzare col successo di un amico.” Onestamente, pensate che questo pensiero si possa applicare ai nostri Splendidi Fenicotteri Rosa?

[Maurizio]

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FLAMINGOS: ULTIME BATTUTE!

Il 20 di Giugno sono iniziati gli esami di Maturità. Il giorno prima sono finiti gli esami per le nostre Ragazze in ambito sportivo. In un insolito turno infrasettimanale, le nostre porta colori hanno affrontato le coetanee delle Piranhas di Villa Verucchio, concludendo così tutte le gare previste per questo campionato. Ancora una volta le nostre atlete hanno ottenuto il doppio successo, confermando i notevoli progressi raggiunti. In gara uno, la palla sul monte è nelle mani di Lalla che, guidata dietro al piatto di casa base da Asia, dimostra di continuare a crescere in sicurezza e precisione. In realtà la ragazza ha avuto un inizio un po’ contratto, ma ha saputo sciogliersi in corso d’opera, per finire alla grande con alcuni lanci che testimoniano il suo potenziale tecnico. Stesso ragionamento per la difesa, che ha dato veramente poche chances alle avversarie. L’attacco, per contro, è il primo reparto ad andare a regime senza attese ed il solco fra le due formazioni non tarda ad allargarsi grazie alle profonde valide di Vittoria, Jasmin e Viola. Gara due è meno esplosiva della precedente. I tecnici preferiscono risparmiare la forma di Emmina (vista la prossimità del Torneo delle Regioni), e si riparte con l’accoppiata Lalla – Asia. Il duo è ancora più convincente e la prestazione sale di livello. Per un curioso adeguamento, il line up è meno pirotecnico di gara uno, ma a trascinare le compagne ci pensano le valide di Agnese Squarzanti, Amalia ed Emmina. Ovvio che, a questo punto un po’ tutte le atlete portino il loro decisivo contributo, a cominciare da Viola, Emma “Reggi“, Agnese “Titti“, nonché Simone ed Alex.

Per l’Area Tuffi, ne riportiamo tre, difficoltà crescente, ma tutti ad opera di Asia: due in avanti ed uno all'indietro, e per uno è arrivata la soddisfazione dell’OUT. Fuori dal coro è d’obbligo segnalare due atlete: Sara e Cristianna. Storie non parallele, ma ugualmente indicative: Sara è la nostra “fuori quota“, ovvero per età dovrebbe essere nella categoria Cadette. Ma la propria abnegazione ed il radicato senso di appartenenza alla Squadra, l’hanno resa UNA DI NOI, sempre presente e vicina alle compagne. Oltre tutto, in gara il suo spessore tecnico si sente e l’esempio di serietà non è stato da meno. Per la verità, Sara non è la sola ad averci accompagnato in questa anomala, ma soddisfacente stagione: vi sono anche Alice e Giorgia, anch'esse legatissime a noi, ma i cui profili si preferisce tracciarli nelle considerazioni di metà settimana. E veniamo a Cristianna: 10 anni appena ed un debutto in categoria Ragazze dopo una sicura militanza nel Torneo Esordienti con le Squirrels. Nessuna emozione e, già al primo turno nel box, ha sciorinato il suo pezzo forte: valida agli esterni e baci da tutte. Ora caliamo il sipario su questa parte dell’attività e chiudiamo con una riflessione del tutto personale, che non aspira ad una totale condivisione. Questo campionato era indispensabile per un ragionato percorso formativo per tutte quelle atlete prive di esperienza di gioco. Era nostro bisogno primario iniziare a prendere confidenza con ruoli, schemi, e lavoro delle batterie. Il tutto senza ansie da presunta inferiorità o timori reverenziali. Se poi non abbiamo perso nemmeno una partita, pazienza, vorrà dire che lo scambio di battute fra Linus e Charlie Brown, per una volta, è dedicato agli altri.

Linus: “La vita non è mai a senso unico, qualche volta perdi e qualche volta vinci.”

Charlie Brown: “Davvero? Wow, sarebbe favoloso!”

[Maurizio]

 

Le foto dell’ultimo incontro della stagione.

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DOMENICA ALLO SPISNI: CHE LA FESTA SIA CON VOI!

Domenica 17 giugno: una data che fissa l’ultima domenica di impegni per l’accoppiata Squirrels/Flamingos. Ed è anche la data che sancisce l’anima profondamente festaiola della nostra società. Facciamo un po’ di ordine e vediamo cosa è successo: partono alle 11:00 le Squirrels contro i coetanei di Ferrara 2. Siamo in formazione abbastanza rimaneggiata, orfani di 4 maschietti su 5, ma non per questo meno combattivi. Curiosamente riusciamo a dare il meglio di noi nelle fasi di attacco, dove un po’ tutte hanno mostrato i significativi miglioramenti ottenuti. Nel giorno del debutto di Irene (un esordio coi fiocchi), hanno trainato il line up con grande sicurezza un po’ tutte, ma le vere ruote motrici del sistema sono state Cristianna, Elisa, Ak, Beatrice e Jack,  ultimo portabandiera della confraternita dei maschi. Pur se la difesa non ha mancato di brillare in alcune occasioni, diciamo con sincerità che abbiamo ancora spazio per migliorare. Le due gare vanno agli ospiti, ma resta alle varie Sofia, As, Valentina, Irene e Virginia la soddisfazione di aver prodotto buoni contatti mazza/palla.

Ora, scritta la parola fine al campionato Esordienti, si dovrebbe passare alla Festa allestita fra i due impegni agonistici, ma rimandiamo il fatto in chiusura e saltiamo alle Flamingos. Ultimo incontro del campionato col Pianoro ed ultimo successo. I nostri Fenicotteri affidano la pedana subito a Lalla e la ragazza non tradisce le attese e sforna una prestazione di assoluta qualità per precisione scioltezza. Al suo attivo 5 strike out a fronte di una sola base per ball e nessuna valida concessa. L’attacco recita la sua parte, specialmente sull'allenatore, con belle prove di Agnese Squarzanti, Emmina, Jasmin e Sara direttamente sul lanciatore avversario. Ma sembra ingeneroso non portate sotto i riflettori anche le performances di Amalia, Viola, Vittoria Emma “Reggi“, Asia, Agnese “Titti“, Giulia e Simone. Una rapida analisi dell’incontro: la vera forza delle Flamingos è la difesa, apparsa concentrata e capace anche di eliminazioni non semplici per capacità decisionale e velocità di realizzazione. Al contrario delle Squirrels che hanno palesato una crescita maggiore in attacco, (ma anche in natura scoiattoli e fenicotteri qualche differenza la mostrano…) le Flamingos devono incrementare la propria crescita nel box, specialmente contro il lanciatore non allenatore. Riassumendo: successo senza ombre e complimenti per tutti.

Di che si parla ora? Ma dell’anima più autentica del New Bologna: quell'anima gioiosa costituzionalmente radicata nelle genti felsinee. Come felice consuetudine, nell'intervallo fra le prodezze delle Squirrels e delle Flamingos, si è allestita, con consumata perizia, la nostra Festa d’estate. L’affidabilità dei nostri  Mastri Grigliatori, Paninari, Birrai e Pasticceri ha finito per attrarre un variegato popolo di oltre 80 persone, tutte liete sperimentatrici dell’arte culinaria grigio rosa. L’area in erba dello “Spisni“ non ha tardato a riempirsi di spiriti festanti, equiparando lo stadio del softball ad una usuale domenica ai Giardini Margherita. Finita la ricreazione e finita la gara contro le pianoresi, nuova pacifica invasione dei nostri amici che, ansiosi di imitare le gesta della prole, hanno dato vita ad una partita da 20 contro 20 (uno più, uno meno…), richiamando, in qualche modo, il Calcio Fiorentino in costume. Scherzi a parte, in campo c’erano tutti: bambini, Squirrels, Flamingos, amici, parenti, nel più gioioso aspetto del nostro Batti e Corri. Chi scrive, all'alba (ovvero al tramonto) delle 7 p.m. (…aho! Semo americani o no? ), si è ritirato in buon ordine, ignorando completamente a che ora sia terminata la colorata baldoria. Uscendo e riservando un’ultima occhiata alla sterminata platea dei giocatori, le cui grida e risate si sono diffuse ben oltre i confini del campo, chissà per quale estensione del  pensiero mi è venuta in mente una frase del Boccaccio: solo la miseria è senza invidia. Già, chissà  perché?

[Maurizio]

Le foto della partita delle Flamingos con Pianoro.
Le foto della partita delle Squirrels con Ferrara 2.

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NEW BOLOGNA – SOCIETA’ D’ARTI E MESTIERI

È dal basso Medio Evo (attorno al 1200) che Bologna ha introdotto le corporazioni che riunivano, appunto, le varie “Arti e Mestieri“ della città. Nell'insieme di queste attività, si poteva già rintracciare una folta rappresentanza di quelle che, in tempi più vicini a noi, sarebbero state le connotazioni  di eccellenza dell’intera Italia: cucina, moda e artigianato.

Potevamo noi, che conteniamo già nel nome i caratteri distintivi di una città di millenaria tradizione, abbandonare  le nostre fulgide origini storiche? Certo che no! E allora guardiamo lo svolgersi delle professioni nel Villaggio dei Flamingos bolognesi.

Partiamo con la moda e, più in generale, con tutta la linea di abbigliamento societario. Non vogliamo sembrare troppo autocelebrativi, ma è innegabile che tutta la corposa e variegata gamma del nostro sportswear, rispecchi integralmente i canoni previsti di  bellezza ed eleganza. E qui buona parte del merito deve andare ai nostri stilisti Sandro e Simone, che hanno immaginato per le nostre Flamingos, Squirrels e sostenitori, colori e modelli che hanno immediatamente trovato consensi e successo diffusi.

Vogliamo passare alla cucina? Sono bastate una fantastica grigliata ed una gustosa “paninata“ per proiettare i nostri chef nel Gotha dei Signori della Cucina Stellata. È ancora vivo negli ottanta amici che hanno partecipato alla madre di tutte le grigliate, il ricordo della sapienza e della competenza dei nostri artisti della rosolatura.

Ed infine, eccoci alla Bottega di Mastro Simone, un felice continuatore dell’orgoglio dei falegnami bolognesi, ancora oggi testimoniato dall’omonima e centralissima via. Il tipico esempio di un artigiano del legno, capace di trarre, dal segreto della sua bottega, soluzioni d’arredamento pratiche e funzionali, condite dal tocco dell’estro personale.

Camminando per le medievali vie del Villaggio dei Flamingos, si avverte la mancanza di qualche attività? Forse sì, ad esempio un genio della saldatura, oppure uno spirito illuminato per lavoretti elettrici. Magari in un prossimo futuro la comunità grigio rosa saprà completarsi anche con ulteriori adepti della tradizione delle Arti e Mestieri ma, per ora, dichiariamoci più che soddisfatti del livello raggiunto.

[Maurizio]

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CONCLUSO IL CAMP 2018

A las seis de la tarde (e giù ancora una perla  di cultura…), nel fresco tramonto dello “Spisni“ sono scesi i titoli di coda sul New Bologna Summer Camp 2018, nel solco di una tradizione che vede le proprie origini nell'ormai lontano 2009. Se paragoniamo il successo del Camp ad un piatto ben riuscito di uno chef di grido, andiamone a scoprire ingredienti e ricetta.

INGREDIENTI:
La fiducia dei genitori che hanno affidato con serenità  le loro figlie e figli per cinque intere giornate dalle 8,30 alle 20,00.
Lo staff: Bruna, Michela e Sara, che hanno fornito un contributo essenziale alla riuscita tecnica ed umana del Camp, con la loro capacità di trasmettere entusiasmo ed esperienza, specialmente nel folto gruppo delle più giovani.
Le collaborazioni: la Fortitudo Baseball ha permesso, con squisita cortesia, di usufruire della veranda all’interno dello Stadio “G. Falchi “ per tutte le pause pranzo. Il Circolo ricreativo Benassi che, a suo tempo, ci aveva già ospitato per la sfilata di moda, ha fornito tutti i pasti con qualità, puntualità e disponibilità, accogliendoci  nella propria struttura quando l’inclemenza del tempo lo ha reso necessario.
Le atlete (e gli atleti): nessuno poteva prevedere che si raggiungesse, fra Squirrels e Flamingos, il numero non usuale di 18 partecipanti, tutti entusiasti, mai stanchi e pronti ad ogni nuova esperienza di gioco.

Bene, questi sono gli ingredienti “di peso“, ed ora passiamo alla
RICETTA:
L’organizzazione: tutto è ruotato con teutonica precisione ed anche quando un improvviso temporale ha obbligato a soluzioni di emergenza, lo Staff organizzativo ha risposto con tempestività e razionalità. Tanti i percorsi formativi che si sono snodati nell'ambito dei cinque giorni di lavoro, uniti anche ad indispensabili momenti di svago, come le scivolate sull'acqua e sapone e la festa di compleanno di Elisa.

Ora finiamo gli auto elogi, anche se la soddisfazione più grande è venuta dai genitori che hanno chiesto le prossime date dei Camp 2018…
Un ultimo sguardo all'elenco delle Squirrels che hanno partecipato alla “5 giorni“, l’ordine assolutamente casuale: Beatrice, Elisa, Elena, Irene, Valentina, Lucrezia, Cristianna, Penelope, Alberto e Pietro (nota: i nomi in corsivo hanno avuto il primo impatto col Softball solo in questa occasione!). Per le Flamingos: Sofia, Jasmin, Lalla, Asia, Emmina, Amalia, Vittoria e Viola.
Ora rimangono pochi impegni agonistici per la chiusura della prima parte dell’attività, poi tutti pronti per la meritata pausa estiva, al netto dei Tornei…

[Maurizio]

P.S.: la modestia ha impedito a Maurizio di citarsi tra gli artefici (se non il principale artefice) del successo di questa esperienza, ma un mio personale ringraziamento va a lui, rimasto davvero sul campo dodici ore al giorno per cinque giorni.

[Fabio]

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CONSIDERAZIONI PRESE IN PRESTITO

Facciamo un esperimento: prendiamo alcune frasi del celebratissimo discorso che Al Pacino tiene allo spogliatoio nel capolavoro cinematografico di Oliver Stone: "Ogni maledetta domenica". Estrapoliamole dal reale contesto e vediamo se si adattano anche a quello che stanno facendo le nostre atlete ovvero le vostre figlie.

Ecco la prima frase: Il margine di errore è ridottissimo, mezzo passo fatto in anticipo o in ritardo e non ce la fate a: prendere una battuta a terra, effettuare una presa al volo, fare un out sulle basi... si sovrappone perfettamente al dettato del film.

Mezzo secondo troppo lenti e voi non ce la fate. Mezzo secondo è un tempo lunghissimo quando si corre sulle basi e la differenza fra l’out ed il salvo è in quel mezzo secondo.

Ci difendiamo con le unghie e coi denti: è vero su ogni palla diamo il massimo per fermarla, tirarla e fare bene è quello per il quale dedichiamo tanto impegno ed energie.

Guardate di fianco a voi e vedrete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, sicuro che quando sarà il momento farete lo stesso per lui… questo è essere una squadra. E questo è il passaggio che meglio fotografa l’umiltà, l’impegno, la dedizione e l’unità dei nostri splendidi fenicotteri. Un esempio: domenica 3 giugno, gara contro Pianoro, Alex batte un triplo sul lanciatore e TUTTA LA SQUADRA pronta ad urlare per spingerlo nella corsa sulle basi. Alex è un maschio (oltre a Simone), inserito in una formazione di 14 femmine, ma in quel momento è esclusivamente uno del Team e TUTTE hanno fatto il tifo per lui.

Io non posso obbligarvi a lottare. Guardate il compagno che avete accanto, guardatelo negli occhi e vedrete un uomo determinato a… le ragazze, in gara,  stanno imparando a parlare fra di loro. Vi sono atlete che fino a qualche tempo fa quasi nascondevano il timbro della propria voce, ora, invece, sostengono, danno indicazioni, si trasmettono fiducia e forza.

Fermiamo qui il gioco delle similitudini, e provate a vedere se in qualche passaggio del discorso, riuscite a spalmarlo sulle vostre figlie, sulla nostra e vostra squadra. Forse sono cose che dalla collinetta, e dalla parte opposta della rete, i nostri fedelissimi spettatori possono avere qualche difficoltà a percepire, ma, credete, sono questi i progressi più nascosti, ma anche i più esaltanti. Perché esaltanti? Perché prendere al volo una palla è un’abilità mista motoria e attitudinale, ma far parte e sentirsi parte fondamentale della squadra è un processo evolutivo molto più complicato e quindi maggiormente prezioso.

È TUTTO QUI… il softball!  

[Maurizio]

FLAMINGOS: SI VINCE ANCHE COL CALDO

Ora tutto lo stormo dei Flamingos di terra rossa ha saggiato il softball d’estate nella sua versione più impegnativa: una battaglia col caldo. Assieme ai fondamentali, stiamo apprendendo anche come affrontare un avversario non dichiarato: il caldo in tutte le sue forme. Parafrasando Al Pacino dal suo celebre discorso, “Questo è il softball, ragazze!”.

Adesso viriamo sulla gara vera e propria con le coetanee di Pianoro. È stata la partita dove hanno brillato non solo le solite note, ma anche quelle (e quelli) che nei resoconti appaiono con minor risalto. Partiamo da Sara: a distanza di oltre un anno è ridiscesa in campo in una gara ufficiale come “fuori quota”. Qualche comprensibile traccia di ruggine nella corsa, ma efficacissima con la mazza in mano (2 valide con un fuoricampo interno). Riflettore su Alex, che impiegato più a lungo del solito, ha fornito una bella prova nel box, con un lungo triplo. Continuiamo con Simone che, per il poco tempo che ha iniziato a frequentare il mondo del batti e corri, evidenzia sensibili progressi. E adesso “last, but not least” – eccoci a Emma “Reggi”. Sembra impossibile che a marzo si esaltasse quando fermava una palla del lanciatore ed oggi è particolarmente sicura col guanto da ricevitore e protagonista dietro al piatto.

Ah, è vero… torniamo alla partita. Sufficienza piena per tutti e tredici i partecipanti senza bisogno di ulteriori verifiche dell’ultima ora. Belle cose da Vittoria – ormai molto sicura a presidio dell’angolo caldo – Agnese, Jasmin e Giulia, sempre puntuali quando chiamate in causa. Molto bene anche le progressive assimilazioni dei movimenti in ambito difensivo, mentre le battute hanno innegabilmente aumentato di profondità (anche sull’allenatore, vero momento di difficoltà diffusa…). Le batterie (Emmina, Lalla, Viola guidate da Asia, Agnese Squarzanti e Reggi) continuano a crescere, anche se qualche indice di stanchezza di origine scolastica comincia ad affiorare. Oggi la sezione tuffi non trova adepti, anche se un tentativo da parte della solita Agnese Squarzanti si potrebbe inserire nel libro mastro.

Prossimo impegno di nuovo in terra di Romagna, ma non in riviera, come agognato, ma nel fornetto di Villa Verucchio domenica 10 giugno.

[Maurizio]

 

Le FOTO della partita.

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CONSIDERAZIONI INFRASETTIMANALI

E se per una volta sotto la luce dei nostri riflettori non ci fossero le nostre ed i nostri atleti, ma l’immaginario raggio di luce abbagliante si spostasse sui genitori? A vederli così partecipi si tende a trascurare tutti i sacrifici, gli incastri con le altre esigenze di famiglia e le mille contrarietà di ogni giorno. Eppure, li trovi sempre al di là della rete, puntuali a portare la prole in campo, a sostenerli ed a entusiasmarsi per ogni loro gesto atletico. Genitori che, a mano a mano che iniziano a meglio comprendere questo sport che, inevitabilmente coinvolge anche l’intelligenza dello spettatore, riescono anche a condividere con figlie e figli sia le difficoltà che i risultati. Se vogliamo capire bene il livello di compartecipazione genitoriale, dettato anche da una certa serietà individuale, ecco un felice esempio. Domenica 27 maggio ore 16, al campo di Ozzano il nostro team Squirrels ha schierato 13 giocatori su 14 che compongono la rosa. E l’unica, motivata assenza, non ha impedito alla sorellina di essere comunque presente. E parliamo della prima domenica dell’anno dai chiari contorni balneari! Gli avversari: si sono presentati in 7 (sette!) naturalmente anche gli avversari avranno avuto ampie ragioni per aver preferito altro a due ore di gioco, ma noi eravamo in 13 su 14! I meriti vanno equamente ripartiti fra atlete/atleti felici e genitori disposti a sostanziose rinunce pur di agevolare un sereno sviluppo psico-fisico dei figli. È altrettanto vero che solo in rarissime occasioni i tecnici vengono sfiorati dalle difficoltà gestionali in ambito familiare, ma mai come lamentela vera e propria, bensì come “voce dal sen fuggita”. Una nostra certa esperienza in materia ci porta a considerare il gruppo intero dei nostri genitori come una realtà abbastanza rara, che pare quasi frutto di una attenta selezione. Ed il tutto senza tralasciare il volume delle iniziative che animano la nostra colorata tribù.

A proposito di colore… Inizialmente i fenicotteri hanno tutti un piumaggio bianco, un candore che vira verso il rosa tenue per portarsi poi fino al rosso vermiglio. Alla base della cromia vi è l’alimentazione  prediletta dai Flamingos, centrata sui crostacei. L’equazione è semplice: più crostacei, più colore. Ma perché i fenicotteri cercano attivamente i crostacei? Domanda doverosa e risposta altrettanto semplice: un piumaggio fortemente colorato attrae maggiormente i partner! L’accostamento con le nostre coloratissime e splendide divise è assolutamente casuale…

[Maurizio]

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